La Survey ESG Adviser 2024 di Nordea rivela un panorama dinamico per gli investimenti sostenibili nei principali mercati europei, con diversi livelli di coinvolgimento e interesse tra consulenti e investitori. Condotto da CoreData, il sondaggio ha coinvolto 400 consulenti finanziari concentrandosi sulle diverse motivazioni e sfide dell’investimento ESG.
Nel complesso, i consulenti dei paesi intervistati rimangono impegnati sul fronte ESG, con il 59% che mostra un forte interesse e il 34% che prevede di aumentare le proprie raccomandazioni per gli investimenti ESG nel corso del prossimo anno. Il cambiamento climatico è il tema d’investimento ESG più discusso nei vari mercati (68%), in particolare le energie rinnovabili, che risuonano con il 75% dei clienti. Nonostante le recenti sfide del mercato, l’interesse per avere performance ESG misurabili è in crescita, con il 60% dei clienti che occasionalmente o frequentemente chiede risultati ESG tangibili al proprio consulente. Parte di questo interesse potrebbe essere dovuto alle normative dell’UE che continuano a supportare le considerazioni ESG, rendendole un argomento centrale nelle conversazioni fra consulenti e i clienti.
Gli investitori europei in ambito ESG hanno espresso il desiderio di escludere le società che non soddisfano i loro standard etici e il desiderio di promuovere un cambiamento positivo attraverso gli investimenti. In entrambi i casi, due terzi degli investitori hanno visto questo come un motivo principale per investire in fondi ESG.
- Il 64% dei consulenti finanziari italiani segnala un forte interesse per l'ESG (in crescita del 2% rispetto al 2023). Questo va di pari passo con più della metà dei consulenti che afferma che gli investitori mantengono una solida attenzione all'ESG. Per rispondere a questa domanda, il 36% dei consulenti prevede di aumentare le proprie raccomandazioni per le soluzioni ESG.
- In Italia, i clienti sono attratti dai fondi ESG principalmente perché vogliono apportare un cambiamento positivo attraverso i loro investimenti (70%). Il 61% vede i fattori ESG come un modo per evitare di investire in società di cui non supporta gli standard etici.
- Per i clienti italiani che non investono in fondi ESG, lo scetticismo sui benefici ambientali e/o sociali dei fondi ESG è l'ostacolo principale (63%). Per il 54% dei clienti, anche la mancanza di metriche chiare è un ostacolo, sottolineando la continua necessità di quantificare i benefici ESG.
- La metà dei consulenti italiani ha dichiarato che i propri clienti chiedono loro di rendere tangibile l'ESG spiegando i diversi approcci ESG e i contributi che i loro investimenti possono dare a un pianeta sostenibile (spesso o talvolta).
- Il cambiamento climatico è il tema di investimento ESG più discusso dai clienti italiani (74%), seguito dalla tutela dell'ambiente (57%). L'energia rinnovabile è il tema legato al clima più diffuso tra i clienti dei consulenti in Italia (79%).
- La diversità e l'inclusione sono al centro dell'attenzione del 59% dei clienti italiani quando si parla di temi sociali, una percentuale significativamente superiore a quella degli altri Paesi.
“Anche in un clima di scetticismo più evidente in tutta Europa, il trend dell’investimento responsabile continua a rafforzarsi in Italia, in particolare con la costante introduzione delle normative europee“, afferma Fabio Caiani, Managing Director, Head of Southeast Europe di Nordea Asset Management. “NAM è stata una delle prime case di gestione a dedicarsi all’investimento responsabile 35 anni fa e continua ad essere un leader ESG. Offriamo ai clienti un’ampia gamma di prodotti responsabili, in tutte le classi di attività, ideati per generare un impatto positivo e rendimenti positivi”.