Con l’avvicinarsi della fine del 2024, le prospettive economiche rimangono incerte e si discute se l’economia globale si stia dirigendo verso un atterraggio morbido o duro. In questo contesto di incertezza, una classe di attivi si distingue come un indicatore di stabilità e performance potenziale: i covered bond. Questi strumenti, da tempo riconosciuti per la loro sicurezza e affidabilità, sono destinati a sovraperformare i titoli di Stato e le obbligazioni corporate investment grade europei, diventando così un’opzione interessante per gli investitori che cercano sicurezza e rendimento in un mercato volatile.
Il fascino intramontabile dei covered bond
I covered bond hanno una storia consolidata di oltre 200 anni, in cui non è stato registrato alcun default. Questo notevole track record testimonia la loro sicurezza e il loro basso profilo di rischio. Nel 2022, il mercato dei covered bond era considerevole, con un volume in circolazione di circa 3 bilioni di EUR, emesso principalmente da paesi come Danimarca, Germania, Francia, Spagna e Svezia.1
Queste obbligazioni sono caratterizzate dalla loro natura di “doppio ricorso”, ossia sono garantite sia dall’istituto emittente che da un pool di copertura di attivi, come i mutui ipotecari o il debito del settore pubblico. Questo doppio supporto, abbinato alla rigorosa legislazione locale, ai bassi requisiti di Loan to Value (LTV) e alla gestione attiva del pool di copertura, assicura che queste obbligazioni rimangano molto sicure. Inoltre, le normative europee, in particolare la direttiva BRRD, hanno esentato i covered bond dal salvataggio delle banche, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza per gli investitori.
Dinamiche di mercato nel 2024
La prima metà del 2024 ha visto una riduzione delle nuove emissioni di covered bond, dopo un record nel 2023. Questo calo è stato anticipato, poiché l’attività ipotecaria è rallentata in tutta Europa. La diminuzione dell’offerta ha contribuito a un restringimento degli spread, con i covered bond che hanno registrato un miglioramento di 13 punti base entro fine maggio 2024. Tuttavia, la volatilità di mercato è tornata a farsi sentire a giugno, quando l’inattesa richiesta di elezioni anticipate da parte del presidente francese Emmanuel Macron ha provocato delle turbolenze sui mercati. Questa incertezza, unita ai timori per le politiche fiscali in paesi come Francia, Italia e Belgio, ha determinato un ampliamento degli spread sia dei titoli di Stato che dei covered bond. Nonostante questa volatilità, la sicurezza intrinseca dei covered bond li rende un punto d’ingresso interessante per gli investitori, soprattutto rispetto alle più volatili obbligazioni corporate IG.
Caso d’investimento: Covered bond vs. obbligazioni corporate IG
Il recente ampliamento degli spread dei covered bond, in contrasto con la contrazione degli spread delle obbligazioni corporate IG, offre un’interessante opportunità d’investimento. Storicamente, lo spread tra obbligazioni corporate e covered bond si è attestato a circa 100 punti base, ma a metà del 2024 tale differenziale si è ridotto a circa 40 punti base. Ciò offre agli investitori una rara opportunità di entrare nel mercato dei covered bond a livelli interessanti.
In prospettiva, prevediamo un continuo calo delle emissioni di Covered Bond a causa della riduzione dell’attività ipotecaria. Per contro, le obbligazioni corporate investment grade, che al momento presentano valutazioni ottimistiche in vista di un atterraggio morbido, potrebbero affrontare sfide più significative in un contesto economico turbolento. I covered bond, con la loro natura conservativa, dovrebbero registrare performance almeno in linea con le obbligazioni corporate, se non migliori, offrendo una maggiore protezione e rendimenti corretti per il rischio più elevati.
Caso d’investimento: Covered bond vs. titoli di Stato UE
I covered bond sono spesso considerati un sostituto del debito pubblico dell’UE, data la loro natura difensiva e di alta qualità. Le dinamiche di offerta del 2024 rafforzano ulteriormente la tesi a favore dei covered bond. Mentre l’offerta netta di titoli di Stato dell’UE dovrebbe aumentare a causa dei disavanzi di bilancio in corso, l’emissione di Covered Bond rimarrà probabilmente contenuta. Questo squilibrio dell’offerta favorisce la performance dei covered bond rispetto ai titoli di Stato.
Nella seconda metà del 2024 prevediamo che i covered bond continueranno a offrire una solida protezione in contesti di avversione al rischio, con rendimenti attesi migliori rispetto al debito pubblico. A nostro avviso, la gestione attiva di questo segmento può incrementare ulteriormente i rendimenti, sfruttando opportunità in un mercato in cui le dinamiche di domanda e offerta sono favorevoli.
In conclusione, il 2024 rappresenta un’opportunità potenzialmente senza precedenti per investire nei covered bond. In quanto classe di attivi, offrono un’allocazione interessante nell’ambito dell’asset allocation strategica, in particolare per gli investitori avversi al rischio che desiderano diversificare gli investimenti rispetto alle obbligazioni corporate. Con rendimenti comparabili a livelli di rischio inferiori, riteniamo che i covered bond siano una scelta interessante nell’attuale contesto di mercato.
La proposta di valore di Nordea Asset Management (NAM) sui covered bond
NAM è uno dei principali operatori del mercato dei covered bond, con una gestione di circa 40 Mrd EUR in questa classe di attivi. Con un team esperto di gestori di portafoglio che vanta un’esperienza media di 20 anni, abbiamo costantemente dimostrato la nostra capacità di generare un potenziale alfa in questo settore. A differenza delle strategie passive, il nostro approccio di gestione attiva sfrutta appieno le inefficienze e le sfaccettature del mercato dei covered bond, come i premi degli emittenti e le discrepanze nella metodologia di rating.
Grazie al nostro comprovato track record e alla nostra profonda esperienza nei covered bond, NAM è ben posizionata per aiutare gli investitori ad affrontare questo mercato complesso, cercando di generare interessanti rendimenti corretti per il rischio nel 2024 e oltre.