Henning Padberg e Thomas Sørensen
Gestori di portfolio della strategia Global Climate and Environment di Nordea
Negli ultimi anni la popolarità dei temi legati a clima e ambiente è cresciuta rapidamente insieme con la consapevolezza da parte degli investitori dei nume-rosi driver che sostengono questo megatrend di lungo periodo.
Ciò nonostante, persiste ancora la convinzione che le soluzioni in ambito climatico e ambientale siano circoscritte al settore delle energie alternative sotto-stimando nettamente le opportunità disponibili.
Una decina di anni fa, prima della crisi finanziaria, le tematiche climatiche e ambientali interessavano principalmente la sfera politica e vertevano soprat-tutto su sussidi e regolamentazione.
Oggi invece è tutta una questione economica. Inve-stire in questo ambito rappresenta un scelta raziona-le e logica da parte di consumatori e aziende. Inol-tre, l’impatto che le questioni ambientali e climatiche possono generare sui flussi di cassa delle
società viene trascurato e sottostimato dalla maggior parte degli operatori di mercato.
Se da un lato siamo alla ricerca di innovatori nell’area delle energie alternative, dall’altro la nostra strategia è incentrata essenzialmente su società impegnate nel miglioramento dell’efficienza energe-tica e nella salvaguardia dell’ambiente. Di seguito analizziamo tre aree dell’universo climatico-ambientale che potrebbero prosperare grazie al cre-scente accesso degli investitori a questo megatrend di vitale importanza.
Una svolta nel smart farming
Se vogliamo assicurarci che le risorse del nostro pianeta non si esauriscano è necessario ottimizzare l’attività agricola ad alta intensità di risorse. A livello globale, la dirompente innovazione tecnologica ha permesso di compiere enormi passi avanti in molti settori ma l’agricoltura a oggi rappresenta l’area di gran lunga meno digitalizzata. Tuttavia, a nostro pa-rere siamo a un punto di svolta nello “smart far-ming”.
Le soluzioni volte a incrementare la produttività agricola contribuiscono a migliorare l’efficienza e a ridurre l’impronta ambientale accrescendo al con-tempo la competitività degli agricoltori. La rivoluzio-ne dello smart farming ha registrato un’accelerazione negli ultimi anni grazie al minor costo della tecnolo-gia che ora è utilizzata per svariate applicazioni.
Stiamo assistendo infatti all’introduzione di strumen-ti di precisione e di automazione innovativi che, gra-zie all’impego della robotica e di sensori, contribui-scono a un utilizzo più efficiente delle risorse come fertilizzanti e fonti idriche. Sono stati inoltre svilup-pati software che permettono di creare una rete di “connected farm” con conseguenti progressi nell’utilizzo degli asset e diminuendo la loro ineffi-cienza. Tecnologie innovative come big data, intelli-genza artificiale e droni sostengono la nuova fase della rivoluzione verde in atto.
I progressi più significativi si registrano per lo più in ambito societario poiché numerosi gruppi interna-zionali stanno già offrendo soluzioni che arrecano un concreto valore aggiunto. Attualmente lo smart farming rappresenta ancora un’area d’investimento di nicchia ma vediamo un potenziale enorme in so-cietà come AGCO e Trimble.
L’ascesa dell’edilizia intelligente
Gli edifici sono responsabili di buona parte delle emissioni di CO2. Tale trend dovrebbe peggiorare di pari passo con l’incremento dell’urbanizzazione, in particolare nei mercati emergenti. Oggi assicurarci che gli edifici in cui viviamo e lavoriamo siano più sostenibili e meno dannosi per il pianeta è una priorità. Tutto ciò genera quindi numerose opportuni-tà per le società operanti nell’area dell’edilizia intelligente.
Le soluzioni spaziano dall’ottimizzazione del proces-so di progettazione e costruzione, all’utilizzo di ma-teriali per un efficace isolamento termico sino ai si-stemi per il recupero del calore, agli impianti di illuminazione automatizzati e ai software per la gestione energetica. Si tratta di innovazioni che con-tribuiscono al benessere della società riducendo al contempo i costi operativi e l’impatto ambientale degli edifici stessi.
Abbiamo individuato numerose opportunità di inve-stimento interessanti sottostimate dal mercato. Au-todesk, ad esempio, è ben posizionata per benefi-ciare della domanda in tale settore grazie al software per la modellazione delle informazioni in ambito edi-lizio che accresce l’efficienza lungo l’intera catena del valore.
Una sana crescita dei consumi green
Attualmente è in corso una transizione dai prodotti sintetici/a base di petrolio a quelli naturali/ecologici trainata dalla maggior consapevolezza e dal deside-rio dei consumatori di salvaguardare l’ambiente. La domanda di prodotti eco-friendly evidenzia una crescita sostenuta anche in termini di quote di mercato in molti Paesi.
Al fine di trarre vantaggio dai “consumi green” abbiamo investito in diverse società produttrici di ingredienti naturali e imballaggi sostenibili. Si tratta di operatori che avranno un ruolo di primo piano per l’affermazione di tale trend e crediamo registreranno una crescita robusta.
La società irlandese Kerry Group, ad esempio, è specializzata nella produzione di ingredienti naturali in sostituzione agli additivi artificiali. I produttori di alimentari di marca vogliono soddisfare il desiderio dei consumatori di cibi ecologici, sani e facili da preparare. Dovranno quindi “ripulire” le etichette dei propri prodotti consentendo ai consumatori di sape-re che cosa mangiano. Non si esclude l’introduzione di altre soluzioni innovative ma sono poche le socie-tà in grado di offrire ingredienti naturali che non alte-rano il sapore o la consistenza dei prodotti. Kerry può far leva su conoscenze approfondite per garan-tire ai clienti soluzioni adeguate.